Ogni ascensore rappresenta un mondo a sé; di conseguenza, valutare quando provvedere alla sostituzione dell’ascensore dipende molto dalle esigenze degli utenti.
In generale, dopo un periodo di oltre 25 anni gli interventi di manutenzione ordinaria non sono più sufficienti e, anche se apparentemente l’impianto funziona correttamente, per garantire la sicurezza dei passeggeri è necessario procedere a una sostituzione completa. Questa opzione, anche se a prima vista può sembrare onerosa dal punto di vista economico, in realtà permette di risparmiare, perché il costo per la sostituzione dell’ascensore (o per la sostituzione della cabina dell’ascensore) è comunque inferiore alle spese che si dovrebbero affrontare per la riparazione o per la sostituzione dei singoli componenti.
Da non dimenticare anche che, dopo un quarto di secolo, diventa difficile trovare sul mercato i pezzi di ricambio adeguati a un ascensore così vecchio e, dunque, procedere con la sostituzione completa dell’ascensore diventa una scelta non più rinviabile.
Altra cosa che è fondamentale verificare – in particolare nel caso degli impianti più vecchi – è l’accessibilità: in base alle recenti disposizioni di legge in materia, infatti, l’ascensore deve poter essere utilizzato da tutti, incluse le persone disabili o con ridotta capacità motoria.
La cabina deve possedere dimensioni minime e porte automatiche tali da consentire l’uso dell’impianto da parte di persone su sedia a rotelle. Le tempistiche di apertura e chiusura delle porte devono garantire agli utenti un comodo accesso, mentre la pulsantiera interna ed esterna deve presentare i comandi ad un’altezza adeguata ed essere idonea all’utilizzo da parte di non vedenti. All’interno della cabina ascensore devono essere installati un citofono, un campanello d’allarme, un segnale luminoso per avvisare di un’eventuale chiamata di allarme, una luce di emergenza.
Per decidere definitivamente se procedere con la sostituzione dell’ascensore è opportuno fare un rapido check riguardo a: